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“In viaggio verso un sogno - The Peanut Butter Falcon”, o le avventure picaresche di Zak e Tayler

In viaggio verso un sogno - The Peanut BUtter Falcon

In viaggio verso un sogno - The Peanut Butter Falcon diretto da Tyler Nilson e Michael Schwartz è un road movie ma sarebbe giusto definirlo anche, soprattutto, come river movie o bank movie, vista l’importante presenza del mare, del fiume, della spiaggia e delle sponde come vie principali degli spostamenti dei protagonisti, ma anche della strada asfaltata e non, tra la statale e i sentieri paludosi e campestri che portano al sogno di Zak (Zack Gottsagen).

Zak è un giovane energico con sindrome di Down che sta per compiere ventidue anni, da due anni e mezzo vive in una struttura pubblica di cura per anziani nel North Carolina. Zak ha il sogno di diventare un wrestler professionista così, nella stanza che condivide con l’ingegnere in pensione Carl (Bruce Dern), passa il tempo a guardare quotidianamente registrazioni di vecchi incontri di wrestling del suo beniamino Salt Water Redneck (Thomas Haden Church). Al secondo tentativo di fuga la sua tutrice, nonché amica, Eleanor (Dakota Johnson) è costretta a mandare una segnalazione al direttore. Tuttavia, con l’aiuto del compagno di stanza, una notte Zak, in mutande, riesce a evadere.

In viaggio verso un sogno - The Peanut Butter Falcon è la storia di una, poi due e infine tre fughe, ma il film si concentra perlopiù sul cammino di Zak e Tyler (Shia LaBeouf), entrambi fuggitivi, senza soldi in tasca né provviste, che partono all’avventura al modo di Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain. Zak e Tyler ne affronteranno delle belle, rischiando la pelle in più occasioni, correndo il pericolo di finire travolti da un peschereccio o dalle pallottole di un vecchio non vedente timorato di Dio.

Girato a Savannah, in Georgia, In viaggio verso un sogno appare una rivisitazione in chiave odierna del mito della frontiera e delle avventure picaresche, non solo per l’attraversamento dei confini ma anche per le musiche che ricordano le pellicole dei Coen (si pensi all’ultimo La ballata di Buster Scruggs) e che vanno dalle sonorità del bluegrass a quelle delle ballate dei fuorilegge, sottolineandone la dimensione solitaria dell’animo in cammino. Al tempo stesso, però, è ancora la musica a dar voce ai vissuti interiori dei personaggi, ai sogni e alle speranze così come alla malinconia e al bisogno di amore e condivisione. La macchina da presa non fa altro che filmare in silenzio il cammino dei personaggi, senza mai invadere lo spazio dell’azione, mentre la fotografia registra alcuni quadri memorabili di specchi d’acqua in controluce, immagini violente di incendi e suggestive sequenze notturne scaldate da un falò.

Zak, Tyler ed Eleanor sono tre personaggi soli, accomunati dal sentimento di abbandono e dalla mancanza degli affetti, che si (ri)trovano in viaggio verso una meta tanto concreta quanto ideale per ritrovare quel senso di famiglia perduto.

L’uscita del film è stata rinviata a data da definirsi.

Martina Cancellieri  6/03/2020