Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 777

Print this page

"Il paradiso del pavone": il nuovo film con Alba Rohrwacher diretto da Laura Bispuri presto nelle sale

Dopo l’anteprima alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il 16 giugno uscirà nelle sale italiane Il paradiso del pavone, una pellicola inconsueta e sorprendente che mette al centro l’intimità degli esseri umani. A dirigerla c’è la talentuosa Laura Bispuri, che fin dagli esordi ha saputo farsi notare all’interno del panorama cinematografico italiano e internazionale.
Il suo primo lungometraggio, Vergine Giurata, venne infatti presentato in concorso al Festival di Berlino nel 2015, ricevendo un’accoglienza molto calorosa da parte della critica e aggiudicandosi svariati premi. Sempre a Berlino, tre anni più tardi, Bispuri partecipò in concorso con il suo secondo film, Figlia mia, che ricevette una candidatura per il prestigioso Orso d’oro.
Il paradiso del pavone è quindi la terza opera della regista e vede tra gli interpreti la sua attrice feticcio: Alba Rohrwacher. Accanto a lei, un cast di tutto rispetto: Dominique Sanda, Maya Sansa, Carlo Cerciello, Fabrizio Ferracane, Leonardo Lidi, Tihana Lazović, Yile Yara Vianello, Ludovica Alvazzi Del Frate, Carolina Michelangeli e Maddalena Crippa.
La pellicola racconta la storia di una famiglia allargata che, in un giorno d’inverno, si ritrova per festeggiare il compleanno di Nena (Domenique Sanda). Insieme a loro c’è Paco, il pavone della piccola Alma (Carolina Michelangeli). Sarà proprio l’amore impossibile di Paco per una colombetta dipinta in un quadro a spingere tutti i membri della famiglia a riflettere sulla verità dei propri sentimenti, mettendo in discussione la propria interiorità e le proprie relazioni.
All’improvviso - sostiene Laura Bispuri - la vita dei personaggi sullo schermo diventa quella di ogni spettatore, come «in uno specchio di sentimenti che ci fa riflettere sulla complessità dei rapporti umani, sul mistero della perdita, sulle mille voci che ci parlano da dentro, sull'importanza del silenzio, sulla nostra costante ricerca dell’amore».


Silvia Guzzo  27/05/2022