I fans di Grey's Anatomy invadono la sala del Palacongressi, stracolma già un'ora prima dell'inizio. La frenesia generale conferma l'influenza che il medical drama più famoso degli ultimi dieci anni ha sul pubblico. A pochi giorni dall'uscita dell'undicesima stagione su Foxlife Ellen Pompeo afferma "Pensiamo che il successo della serie dipenda dall'ispirazione a storie vere, a malattie reali e a cure possibili". Testimonial di Telethon, si fa promotrice della ricerca sulle cellule staminali (tema di uno degli ultimi episodi della stagione 10), consapevole del potere di diffusione della fiction a sostegno di cause come questa. "Sono grata di far parte di Grey's Anatomy" dice "ha impatto in tutto il mondo e mi viene ricordato ogni giorno. Affronta questioni importati sulle quali siamo riusciti ad aprire gli occhi del pubblico." Ma continua "i veri eroi sono i medici che si ostinano nella ricerca. Le staminali sono oggetto di controversie sia in Italia che negli Usa. Mio padre è sopravvissuto a un tumore 15 anni grazie a questa cura. Non bisogna porsi il limite religioso. Dobbiamo guardare al progresso."
Nella seconda parte dell'incontro risponde alle domande dei curiosi: tra carriera e famiglia non ha bisogno di scegliere "Penso che la frase 'Ho tutto nella vita' abbia un significato diverso per ognuno di noi. Va rispettata qualunque scelta di vita. Io sono molto fortunata: ho una carriera e una famiglia favolose. Certo non sono perfetta. Ma la cosa importante è sentirsi realizzati e fare del nostro meglio per esserlo." Con energia continua "Si cresce e si migliora grazie ai sacrifici. Se la vita fosse facile sarebbe noiosa. I miei nonni sono stati emigranti e solo grazie ai loro sacrifici io sono oggi qui a Taormina."
Nella vita Ellen è una donnina piccola ma tenace, appassionata. "Sono una cantastorie" dice parlando del suo mestiere, che difende con le unghie "Nel mondo del cinema la donna deve faticare di più per il ruolo ed è pagata meno dell'attore. A Hollywood tante mie colleghe si stanno battendo per la parità dei diritti, come Elizabeth Banks, che con Pitch Perfect 2 ha sbancato al botteghino, Jennifer Lawrence, Charlize Theron." D'altronde lei stessa ci prova: "Dal primo episodio di Grey's Anatomy raccontiamo le difficoltà di una donna di diventare medico. Il focus della serie è questo. La storia d'amore e tutto il resto sono secondari. L'autrice Shonda Rhimers è eccezionale perché ha affrontato questioni di ogni tipo, mediche, religiose, razziali. È una rivoluzione."
Alle indiscrezioni rimane sobria e smentisce le dicerie sul suo fantomatico abbandono della serie scherzando "Ad essere onesta non lo so. Può essere che io abbia deciso di rinunciare al ruolo dopo una giornata faticosa. Ma sono un'attrice, tendo al melodrammatico! Comunque per me è un errore guardare troppo oltre, si rischia di non godere del momento che si sta vivendo. Oggi io penso a oggi, al domani ci penserò domani." Alla fatidica domanda di un fan "Perché continuare la serie dopo la morte di Derek?" Lei ride di gusto e risponde "Sei divertente! Solo un ragazzo italiano poteva dire una battuta del tipo 'la mia vita è finita perché il mio amore non c'è più."
Silvia Maiuri 17/06/2015