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"Alamar", nel mare incontaminato dei Caraibi la storia di un padre e di un figlio e della loro vita semplice

In un atollo incontaminato a largo del Messico tre generazioni di uomini testimoniano uno stile di vita lontano nel tempo e nello spazio. Un anziano pescatore, suo figlio e il nipotino di cinque anni amano il mare e vivono dei suoi frutti nel film “Alamar” di Pedro Gonzalez-Rubio.
A metà tra realtà e finzione, la pellicola sembra ricalcare i principi del documentario, ma non tutto è come sembra: i personaggi sono stati inseriti in un contesto. Il regista segue le giornate di questa famiglia e racconta la storia di Natan, nato dall’unione tra un messicano e una donna italiana.

Il piccolo protagonista si muove tra due mondi, quello umile e sobrio del padre e quello urbano della madre. I genitori si sono separati perché volevano vite diverse e nel film il bambino parte da Roma per trascorrere un po’ di tempo con il papà. Grazie agli insegnamenti del genitore e del nonno instaurerà una profonda connessione con la natura osservandola e imparando a interagire con essa. Le sue attività quotidiane sono per il regista il pretesto per fare del film un’esperienza visuale e uno scorcio su Banco Chinchorro, la riserva nel Mare dei Caraibi con una barriera corallina seconda al mondo per grandezza e varietà. Una palafitta sospesa e circondata da un mare cristallino è il luogo in cui cresce e si definisce la relazione tra questo padre e questo figlio, mentre il lungometraggio sembra celebrare i veri valori della vita, quelli che spingono a trovare la felicità nelle cose semplici. «Volevo raccontare una storia che evocasse il ritorno alle origini dell’umanità e addentrarmi tra attività ancestrali come la pesca», spiega il regista. alamar2Il punto di vista non a caso è quello di un bambino che davanti a questo paradiso, ancora immune dal turismo di massa, ha gli occhi spalancati sul mondo e la purezza nello sguardo.

Vincitore di numerosi riconoscimenti in festival di tutto il mondo, il film è stato girato nel 2009, ma a causa di difficoltà distributive è disponibile in Italia solo ora. Arriva sugli schermi italiani dal 25 maggio grazie agli sforzi congiunti di tre realtà cinematografiche indipendenti che fin da subito lo hanno amato e voluto distribuire in Italia. “Alamar” avrà come vetrina principale la presenza a Slow Fish 2017 (Genova 18-21 maggio) per poi essere proiettato nelle sale di molte città italiane.
Gonzalez-Rubio riesce a raccontare la storia di un amore incondizionato con le sue piccole e dolorose separazioni, lo carica della forza espressiva del viaggio e lo impreziosisce con la bellezza di paesaggi che si imprimono nella rètina e nella memoria.

Silvia Natella 17/05/2017