Presenti alla proiezione del film il regista Paolo Genovese e l’attrice Sabrina Impacciatore.
“Fuori dalla finestra c'è un miraggio/e un'onda anomala che arriva/Ci vuol coraggio/Ti piacerebbe andare sulla luna?/Sei mai stata sulla luna?” canta Francesco De Gregori in “Sei mai stata sulla luna”, colonna sonora dell’omonimo film di Paolo Genovese, protagonista della penultima serata del “Sabaudia film fest”, esprimendone il senso più profondo. Proprio il regista Paolo Genovese e Sabrina Impacciatore, una delle protagoniste, sono stati gli ospiti che, con il direttore artistico Franco Montini, hanno presentato e parlato del loro film “Sei mai stata sulla luna?”, uscito nelle sale lo scorso gennaio. Un film che appare come una moderna favola, che fa sognare e riflettere su cosa può accedere quando due mondi opposti e antitetici si incontrano.
La sofisticata Guia, redattrice di una rivista di moda di Milano, eredita una masseria in un paesino della Puglia. L’unica sua preoccupazione è sbarazzarsi il più presto possibile dell’immobile e, per venderlo, parte alla volta del sud. Ma quando visita la sua proprietà, Guia scopre che la masseria è occupata da un cugino ritardato e da Renzo, un affascinante fattore, vedovo con un figlio. Tra la ragazza, sempre più incuriosita dalla comunità che ruota intorno alla masseria, e Renzo dapprima nasce un’attrazione irresistibile, successivamente una dichiarata ostilità, frutto di concezioni esistenziali agli antipodi, dell’appartenenza a due mondi differenti.
Spiega il regista, "ho voluto raccontare cosa succede quando due realtà opposte si incontrano”- così il mondo dorato, super fashion e snob di Guia si incontra con quello bucolico e semplice di Renzo, ma lo scontro è inevitabile. Come due poli opposti si attraggono e si respingono in continuazione, ognuno legato alle proprie convenzioni, al proprio ideale di vita, però quando nasce un sentimento forte non lo si può ignorare ed è necessario trovare un luogo che riesca a contenere entrambi i mondi antitetici, ad unirli, a farli convivere per creare un’armonia tra gli opposti. Ecco così il battello sulle sponde della Senna, dove Guia e Renzo riescono a conciliare i loro mondi e a creare il loro microcosmo, la loro luna.
Per far ciò, per seguire il miraggio e l’onda anomala dell’amore, è però necessario avere il coraggio di andare sulla luna, e sottolinea il regista come in questo caso a fare ciò sia l’uomo e non la donna, è l ‘uomo che si sposta per seguire la donna, dandole maggior importanza. Afferma infatti Sabrina Impacciatore che “Sei mai stata sulla luna?” è un film che mette in primo piano le donne, i personaggi femminili, che sono tutti ben delineati e caratterizzati, a partire dalla sua Marta, inguaribile sognatrice, innamorata dell’amore e alla continua ricerca di esso, fino a Carola che, incapace di elaborare un lutto, preferisce vivere in una realtà tutta sua.
Ma la vita vera è più bella della finzione, vale la pena viverla in ogni caso, e spiega Genovese, proprio in campagna, quasi come un luogo di evasione, di pace, i protagonisti riescono finalmente a liberarsi dei propri tormenti, dei propri fantasmi, delle proprie paure e a lasciarsi andare e a trovare quella “luna” per essere pienamente se stessi.
“Sei mai stata sulla luna?” si rivela quindi una commedia romantica, che fa sorridere, riflettere, ma soprattutto sognare. È una moderna favola da lasciarsi raccontare, che coinvolge, incanta e, mentre sui titoli di coda risuona la musica di De Gregori, potremo affermare di essere stati sulla luna, anche solo per due ore.
Maresa Palmacci 18/07/2015