Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

                                                                                                             

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 620

55esima edizione del Globo d'Oro: la stampa estera ci guarda

29 film italiani, 21 cortometraggi e oltre 80 documentari, queste le cifre dei prodotti che tre giurie ben distinte hanno valutato.
La stagione cinematografica 2014/2015 presa in esame si era conclusa all'Associazione della Stampa Estera in Italia con tre appuntamenti in maggio che avevano visto la presenza dei film del tridente italiano presente a Cannes (Moretti, Sorrentino e Garrone) accompagnati dagli stessi registi.
Corona finale della stagione, l'assegnazione, da parte della stessa Associazione, del Globo d'Oro 2015 il 16 giugno a Palazzo Farnese.
I circa 30 soci che si sono occupati della valutazione della sezione film, hanno premiato come miglior pellicola "Il giovane favoloso" (Mario Martone).
Un riconoscimento è andato anche a uno dei film italiani presenti a Cannes: "Il racconto dei racconti" premiato per la miglior sceneggiatura, opera di Garrone, Albinati, Chiti e Gaudioso.
Per il premio alla carriera è la scenografia a farla da padrone, e vede il Globo consegnato a Dante Ferretti, stimato scenografo professionista che ha firmato numerose opere col suo talento, alcune delle quali gli sono valse anche l'Oscar per la scenografia (nel 2005 con "The Aviator", nel 2008 con "Sweeney Todd - il diabolico barbiere di Fleet Street", e nel 2012 con "Hugo Cabret", sempre con la compagnia della moglie e collega Francesca Lo Schiavo).
Tra gli altri film premiati quest'anno, la miglior opera prima (con relativo premio annesso) è stata quella di Laura Bispuri: "La vergine giurata".
Nessuna particolare sorpresa, come infondo dovrebbe essere normale, nella consegna del Globo d'Oro per la miglior commedia a "Noi e la Giulia" di Edoardo Leo.
Bene suona anche il riconoscimento dato ad Ermanno Olmi per il suo poderoso film che ritrae uno scorcio/specchio della Prima Guerra Mondiale: "Torneranno i prati".
La musica e la fotografia premiate sono state rispettivamente quella di Andrea Farri, per "Latin Lover" di Critsina Comencini, e quella del direttore alla fotografia del film "Youth" di Paolo Sorrentino: Luca Bigazzi.
Gli attori che hanno ricevuto il Globo d'Oro dalla giuria, visti in altrettanto premiabili film, sono stati per l'Alba Rohrwacher e il Luca Zingaretti visti la prima in "Hungry hearts" (Saverio Costanzo) e l'altro in "Perez" (Edoardo De Angelis).
Dei 12 premi consegnati nella giornata, due riguardavano anche le categorie dei cortometraggi e documentari. Dei 21 corti in selezione, il vincitore è stato "2 piedi sinistri" di Isabella Salvetti. Mentre per i documentari, si è aggiudicato il Globo il delicato (e dedicato) "Rondi, la vita, il cinema e la passione" di Giorgio Treves.
L'occasione, con la premiazione di corti e documentari, mostra una giuria e un Premio Globo d'Oro che fin dalla nascita nel 1960, si rivelano attenti al panorama nazionale e alle peculiarità del cinema italiano, talvolta fin troppo maltrattato senza tante giuste cause.

Federico Catocci 17/06/2015

Libro della settimana

Facebook

Formazione

Sentieri dell'arte

Digital COM