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Cinema

“Tintoretto. Un Ribelle a Venezia”: storia rinascimentale di un self-made man
Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, fu tra gli artisti più influenti del Rinascimento italiano. La sua arte, una perfetta sintesi tra il colore di Tiziano e il disegno di Michelangelo, esercitò una profonda influenza sulla successiva arte barocca, soprattutto per l’innovativo impiego della luce. A cinquecento anni dalla sua nascita, il leggendario artista è celebrato nel docu-film Tintoretto. Un Ribelle a Venezia, firmato da Sky Arte e distribuito nelle sale il 25, 26 e 27 febbraio da Nexo Digital nell’ambito del progetto “La Grande Arte al Cinema”.Il lungometraggio, ideato e scritto da Melania Mazzucco e diretto da Pepsy Romanoff, ripercorre…
La vita in un attimo: un abbraccio di amore e morte
La vita è un gioco a incastro. Ogni singolo mattoncino viene posto secondo un preciso ordine e rigore da un bambino a volte un po’ capriccioso chiamato ora fato, ora destino, ora semplicemente crudeltà. La vita è un treno che corre su un binario spesso dissestato; un treno costretto a sostare in varie fermate per riprendere fiato, ricomporsi dopo una brutta battuta d’arresto. E insieme a lei ecco correre altri mille treni esistenziali, a volte destinati a incrociarsi, altre semplicemente ad affiancarsi.“La vita in un attimo” di Dan Fogelman (sceneggiatore di film come “Rapunzel”, “Crazy, Stupid Love”, “Cars 2”) si…
“Mamma+Mamma”: dov'è l'«abbondanza d'amore»? Una riflessione sulla rappresentazione della genitorialità gay in Italia
ROMA – Il 14 febbraio arriva nelle sale italiane ''Mamma+Mamma'', il film opera prima di Karole Di Tommaso, prodotto da Bibi Film e Rai Cinema, presentato in anteprima lo scorso 12 febbraio al Nuovo Cinema Aquila, alla presenza del cast e di associazioni e personalità vicine al mondo LGBTQ+. Non si poteva scegliere luogo migliore per presentare un film del genere, il Pigneto, quartiere lesbico per antonomasia. E infatti “Mamma+Mamma” ci racconta di Karole e Ali, due donne che si amano e che vogliono diventare mamme dello stesso bambino tramite l'inseminazione artificiale, che sperimentano in una clinica di Barcellona, non…
Laura Chiatti e Michele Riondino in una scena del film
È un bel salto quello di Marco Danieli, che dopo il severo e romantico mélo “La ragazza del mondo”, affronta il genere più pericoloso per un regista italiano. D’altronde, non è un caso che il nostro cinema non abbia mai prodotto sistematicamente dei veri musical: se da una parte siamo la nazione che si porta dentro l’anima del melodramma in ogni circostanza, dall’altro abbiamo introiettato così tanto il dettame neorealista al punto da riscontrare più di un problema con la sospensione della realtà. E, infatti, a parte casi sporadici (“Carosello napoletano”, “La Tosca”, “Orfeo 9”, "Tano da morire", "Riccardo va…
La paranza dei bambini, tra lo “spaghetti gangster” e il racconto di formazione
Paranza è la barca che va a caccia dei pesci piccoli da ingannare con la luce. Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop, O'Russ e Briatò, piscitiell abbagliati dal vuoto di potere lasciato dai clan camorristici, vorrebbero fare la vita agognata da molti quindicenni: vestire di marca, entrare nei privé dei locali, passare interi weekend a farsi le canne e a giocare alla playstation. Tutto questo è a portata di pistola: bastano una manciata di semiautomatiche per conquistare le piazze di spaccio del rione Sanità a Napoli. Per dirigire il film tratto dall'omonimo romanzo di Roberto Saviano (La paranza dei bambini) forse non…
In Den Gangen - Un valzer tra gli scaffali: una commedia romantica a cui il cinema italiano dovrebbe volgere lo sguardo
In uno dei suoi più celebri testi Marc Augé definisce un “non luogo” lo spazio asettico della transizione, del dinamismo individuale. Tramutare il prototipo di un non luogo quale il grande supermercato di una periferia della Germania dell’Est in un cuore pulsante di sentimenti, affetti e passioni è l’encomiabile lavoro a cui si è prestato il regista tedesco Thomas Stuber per il suo promettente e sorprendente In Den Gangen - Un valzer tra gli scaffali. Tratto dall’omonimo racconto di Clemens Meyer, il film segue la tenera e impossibile vicenda amorosa tra il timido e riservato Christian e la fragile e…
foto: Ufficio Stampa
Con la chiusura anticipata della sua impresa, la vita di Earl Stone sembra non avere più un senso. Poco più che ottantenne l'uomo, rimasto al verde, accetta ignaro di diventare un corriere per il cartello messicano della Sinaloa. Era dai tempi di "Gran Torino" (2008) che non si assisteva ad un opera diretta ed interpretata da Clint Eastwood che, dopo un decennio, decide di sfidare nuovamente lo sguardo giudicante della macchina da presa rivestendo i panni del protagonista. A differenza del film sopracitato, e della gran parte della filmografia eastwoodiana, 'The Mule' indietreggia, dissociandosi quasi da quelli che erano i…

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