Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

                                                                                                             

In mostra gli automi del Modern Automata Museum

Ancora fino al 27 aprile è in mostra alla Sala Santa Rita di Roma ''Il segreto del movimento. Gli automi del Modern Automata Museum''  un' esposizione a cura del Modern Automata Museum, che si trova a Montopoli Sabina vicino a Rieti ed è l'unico museo al mondo a ospitare la più grande collezione di moderni automi. Per definizione gli automi sono macchine che si muovono autonomamente (dal greco automatos: che si muove di propria volontà) e hanno una lunga tradizione storica. La loro prima comparsa risale all'Antica Grecia: solitamente si trattava di giocattoli o immagini religiose o strumenti per dimostrazioni scientifiche che utilizzavano le leggi della meccanica e dell'idarulica. Nel Medioevo soprattutto gli arabi, affascinati dalla possibilità di costruire automi con sembianze umane che creavano per intrattenere i sultani, si cimentarono in questo sapere artigiano e lo traghettarono fino Rinascimento quando gli automi tornarono in auge  anche nelle corti europee come oggetti di intrattenimento spettacolare. Pare che anche Leonardo - stando al Codice Atlantico - avesse progettato un automa soldato. Nel Settecento fu il boom di questi oggetti, i cui pezzi conservati  ancora oggi testimoniano una fattura al confine tra strumenti di meccanica e opere d'arte, al punto che persino Tornatore ha voluto recentemente omaggiare gli automi di Jacques de Vaucanson in ''La Migliore Offerta'' riflettendo su arte creata (o creatura)e artista  rapporto  che viene riflesso in quello tra amata e Pigmalione.
Gli automi della Sala Santa Rita sono tuttavia molto più moderni e ironici, oggetti in miniatura creati in carta,metallo e legno, si muovono al passaggio dello spettatore e giocano con lui con rimandi e didascalie caustiche incise nel legno. Le opere degli artisti esposti, sia italiani che stranieri, sono una ventina, organizzate sia in piccole teche per argomenti tematici, sia nel  grande tendone da circo a centro sala  espressamente creato per la mostra con automi acrobati. Le piccole opere d'arte concentrano in spazi molto piccoli una visione del  mondo, affidando ai meccanismi che si muovono secondo le terrestri leggi della fisica veri e propri sogni a occhi aperti dal drago volante a Icaro, dai trapezisti del circo ai porci con le ali, il segreto sta nell'ingranaggio che muove la realtà verso la fantasia.

 

(Maria Allegra Zapponi)

Libro della settimana

Facebook

Formazione

Sentieri dell'arte

Digital COM