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Riduzione dell’effetto serra con i ruminanti ecologici

La radiazione solare , cioè il quantitativo di energia che arriva dal Sole alla Terra , è di 1,73 X 10 alla 17 Joule /sec e rappresenta il motore di tutto ciò che avviene sulla Terra. Il Sole immette nello spazio due tipi di radiazioni : il “ vento solare “ costituito da particelle subatomiche che sono quasi completamente deviate dagli strati più esterni dell’atmosfera e le onde elettromagnetiche che per il 50% raggiungono la superficie terrestre dove si trasformano in calore che viene riemesso nello spazio sotto forma di radiazioni infrarosse ad onda lunga. La Troposfera , che contiene la maggior parte dell’anidride carbonica e del vapore acqueo , trattiene parte di queste radiazioni infrarosse impedendo ad una parte di questo calore di disperdersi nel vuoto per cui la temperatura media della Terra si mantiene intorno ai 15° C. E ‘ questo “ l’effetto Serra “ un fenomeno del tutto naturale che ha permesso condizioni climatiche sul pianeta Terra favorevoli allo sviluppo della vita ed esiste quindi una relazione stretta tra il contenuto di “ gas serra “ nella troposfera e la temperatura media terrestre . E’ necessario un equilibrio tra il quantitativo di anidride carbonica immesso in atmosfera tramite il ciclo naturale e le attività umane e la quantità di anidride carbonica assorbita dalle piante e dalle acque oceaniche , ma secondo molti scienziati , nel precedente secolo le attività umane hanno aumentato notevolmente la concentrazione dei gas serra in atmosfera e la temperatura media terrestre è aumentata di 0,3-0,6 °C portando i conseguenti cambiamenti climatici con gli effetti che vediamo. Oltre al vapore acqueo e anidride carbonica ,altri gas ad effetto serra sono il metano , il protossido di azoto , l’ozono e il clorofluorocarbonio , però il 70% dell’effetto serra è dovuto alla anidride carbonica , per il 23% contribuisce il metano e per il 7% gli altri gas . Anche il gas metano è aumentato notevolmente nell’atmosfera ma le cause di questo incremento sono meno conosciute di quelle dell’anidride carbonica. Fra di esse vi possono essere gli allevamenti dei ruminanti ( i cui sistemi digerenti producono metano ) le risaie e l’estrazione e l’uso del metano. I livelli di metano crescono oggi ad una velocità dimezzata rispetto a 25 anni fa e le ragioni di questo fenomeno non sono chiare però c’è da considerare il fatto che il metano è un gas serra che ha un impatto sul riscaldamento globale del pianeta 32 volte superiore alla C02 . Una vacca può produrre fino a 500 litri di metano al giorno , per questo motivo la Comunità Europea ha finanziato una interessante ricerca che ha come obbiettivo la drastica riduzione delle emissioni di metano da parte dei ruminanti . La ricerca è stata condotta dai ricercatori del The Rowett Research Institute di Aberdeen ( Regno Unito ) sotto la guida del dott. John Wallace che hanno prodotto un addittivo alimentare che è risultato in grado di ridurre del 70% le emissioni di metano dei ruminanti : in pratica l’acido fumarico aggiunto agli alimenti cattura molecole di idrogeno prima che i microbi metanogeni presenti nell’apparato digerente siano in grado di trasformarlo in metano. Il dott. JohnnWallace ha dichiarato : “ è un’ottima notizia per l’ambiente , ma è una situazione vantaggiosa per tutti , anche per gli agricoltori . L’energia del metano infatti è trattenuta nel corpo dell’animale che registra una crescita superiore del 10% . Per ogni chilogrammo di alimento consumato il peso corporeo aumenta del 10%.”

(Dr. Mauro Guidi- Biologo)

Fonte: The Rowett Research Institute

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