"Addio caro Orco" nel ricordo di Carducci e Annie Vivanti
"Addio caro orco" racconta la storia del rapporto d''amore e d''amicizia che
unì Giosue Carducci, già acclamato vate d''Italia, alla giovanissima Annie
Vivanti (1866-1942). Figlia d''arte per parte di madre (la narratrice
tedesca ebrea Anna Lindau), cresciuta fra l''Inghilterra (dove nasce, a
Londra), la Svizzera, New York e l''Italia, dopo aver vissuto esperienze non
poco eccentriche come chanteuse di caffè concerto, Annie Vivanti esordisce
nel mondo letterario con la raccolta Lirica (1890) pubblicata con la
prefazione di Carducci, ottenendo un immediato consenso di pubblico e
legando indissolubilmente il suo nome a quello del poeta che, subito
affascinato dalla giovane donna e dai suoi atteggiamenti per nulla inclini
a certo perbenismo borghese, scriverà per lei, in occasione del primo
convegno a La Spezia, i versi famosi di Rime e ritmi: Batto alla chiusa
imposta con un ramicello di fiori / Glauchi ed azzurri come i tuoi occhi, O
Annie. Fra i due nasce ben presto un rapporto sentimentale intenso
testimoniato dal rapido ma compatto carteggio che trova ora luogo nel
volume di Feltrinelli a fianco delle prose di memoria della Vivanti e del
saggio carducciano sulle poesie di lei.
A corredo dei testi d''autore, Anna Folli ha raccolto inoltre una messe
ricchissima di documenti, non pochi inediti, tratti perlopiù dall''Archivio
Marescalchi e da quello custodito a Casa Carducci che ha fornito allo
studio il nucleo più consistente di materiali. Tutte le testimonianze sono
state esplorate con grande cura per ricostruire i tempi e i momenti
salienti dell''"amoroso incontro": dal primo appuntamento a Bologna nel
1889, ai soggiorni in Liguria, alle rapide soste a Gavirate e a Napoli,
fino all''ultima permanenza insieme nei prediletti luoghi alpini, fra
Gressoney e Madesimo, nel 1898, quando l''amore fra Annie e Giosue, il
"carissimo Orco", come viene affettuosamente chiamato nelle lettere, si è
ormai tramutato in un caldo e robusto affetto.
Uno scenario suggestivo di fine Ottocento, dunque, affollato di eventi
intriganti (duelli, cronache mondane fughe e tradimenti), dove il lettore
si imbatte in personaggi noti (Giuseppe Verdi, Matilde Serao, la regina
Margherita, l''editore Treves, Eleonora Duse) e meno noti (il giornalista
irlandese John Chartres che sposerà Annie nel 1892, la figlia di lei,
Vivien, enfant prodige del violino), e che restituisce, infine, di Carducci
un profilo umano e quasi domestico, un''immagine simpatica, lontana dai
luoghi comuni e non certo in linea con quella abusata dell''austero e
compassato poeta -professore.
(nota a cura di Simonetta Santucci, responsabile di Casa Carducci)
(nota a cura di Simonetta Santucci, responsabile di Casa Carducci)
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