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"All’infuori di me" – incontro con l’artista Andrea Pacanowki

Si è conclusa ieri al Museo di Roma in Trastevere “All’infuori di me. La folla e l’esperienza religiosa”, mostra di 35 fotografie in grande formato dell’artista Andrea Pacanowski,  curata da Diego Mormorio e promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale.

Oltre alla possibilità di vedere da vicino i capolavori di Andrea, abbiamo la fortuna di essere accompagnati personalmente da lui attraverso il percorso creativo e la sperimentazione fotografica che caratterizza le sue opere. Andrea Pacanowski è “pittore in quanto fotografo e fotografo in quanto pittore” come sottolinea il curatore Diego Mormorio. Le opere corrispondono ad uno strano connubio tra pittura e fotografia ed i soggetti degli scatti raccontano un tema tutto da scoprire.

 

Che cosa stiamo guardando?

Delle fotografie naturalmente.

 

A dire il vero sembrano più quadri, dipinti. In cosa consiste la tua tecnica?

Tutto quello che vedi è assolutamente privo di post-produzione. Innanzi tutto dipingo la tela. Mi lascio trascinare dai colori, li faccio scorrere seguendo l’istinto e poi scatto la fotografia. Ovviamente dietro lo scatto c’è tutta la tecnica fotografica: tempi di esposizione, scelta degli obiettivi ecc. La mia idea è quella di mescolare l’arte fotografica alla pittura creando un connubio inedito che cerca di dare tridimensionalità alle immagini.

 

Perchè decidi di affrontare il tema così vasto delle religioni?

Questo tema nasce per caso. Mi trovavo a Fes nel 2011 quando sono stato totalmente investito da una folla che si riuniva per una funzione religiosa. Dopo questo primo scatto, mi sono focalizzato sulle tre religioni monoteiste cercando di catturare il maggior numero possibile di rappresentazioni.

Mi affascina il potere evocativo che ha la religione sulle masse.

 

E tu personalmente, la suggestione religiosa come la vivi?

Guarda, io sono nato da padre ebreo e madre cattolica. I miei genitori mi hanno cresciuto in maniera molto liberale. In quel momento a Fes sono stato investito dalla massa e da essa trascinato.

 

Quindi non ti interessa la religione?

Assolutamente. A me interessa fare un quadro, un’opera d’arte mescolando la pittura alla tecnica fotografica.

 

(Angela Di Giacomantonio)

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