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“The Congress”: Robin Wright è… Robin Wright nell’universo futuristico di Ari Folman

Dopo “Valzer con Bashir” del 2008 il regista israeliano Ari Folman porta sul grande schermo “The Congress”, un film fantascientifico, mix tra live action e animazione. Protagonista è Robin Wright che interpreta se stessa, un’attrice che non riesce più ad ottenere grandi successi lavorativi e con seri problemi familiari che, sotto pressione, decide di svendere la propria identità a un grande studio di Hollywood. La Miramount infatti ha il progetto di scansionare il suo corpo per poter usare la sua immagine in qualsiasi tipo di film e di evento pubblico, senza il consenso della stessa Wright e soprattutto senza bisogno della sua presenza fisica. Dopo la scadenza del contratto con lo studio l’attrice si trova catapultata in un mondo animato in cui scopre il suo allarmante destino: sarà solo una formula chimica, che chiunque può ingerire, e chiunque potrà prendere le sue sembianze. “The Congress”, presentato al Festival di Cannes del 2013, racconta la fine del cinema e del ruolo dell’attore come lo conosciamo oggi, un mondo in cui i tecnici sono diventati i veri artisti. Definito dal suo stesso regista un fantasy futuristico, questo film è ispirato al romanzo “Il congresso del futuro” di Stanislaw Lem ed è un vero e proprio attacco alla modernità, in cui l’umanità ci viene mostrata stanca e debole in un universo animato psichedelico, colorato e preoccupante. In “The Congress” vengono messe in luce la deumanizzazione, la rincorsa continua della bellezza e della gioventù e l’azione distruttiva dell’uomo verso le stesso, sempre alla ricerca di qualcosa di più grande. Ari Folman ci conduce in un mondo pieno di illusioni e di inquietudine, in cui il progresso ha mostrato i suoi lati oscuri e distruttivi.


(Fatima Anna Cesari)

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