Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

                                                                                                             

Il grande amore di Mario Bianchi: il teatro ragazzi

COMO – Se Franco Quadri era il capostipite, la punta dell'iceberg del critico teatrale, Mario Bianchi è certamente il corrispettivo per quanto riguarda il teatro ragazzi. Che poi questa definizione limitativa, “teatro-ragazzi” appunto, a lui non è mai piaciuta. Un amore incondizionato per la lirica che nelle pause, nei foyer sorseggia a piccole dosi. Un anziano collega ma dentro giovanissimo: lo puoi trovare a latitudini sperdute, il pastrano sulle spalle, gli occhiali inforcati per bene chiarirsi la visuale, la leggerezza, l'ascolto, piccolezze che lo fanno amare indistintamente da tutti, da Como in giù. La sua creatura, il “Premio Eolo”, è un importante riconoscimento per chi mette in piedi spettacoli per i più giovani. Anche a lui abbiamo 00bianchifatto le nostre tre domande alle quali ha risposto con la dolcezza placida che lo contraddistingue, regalandoci un affresco colorato e tanti spunti, pezzi ormai introvabili, interpreti passati che non potremmo più vedere dal vivo. L'anagrafe non è un difetto. Mario Bianchi è qui a testimoniarlo con la sua presenza delicata mai ingombrante, con le sue parole mai urlate.

I tuoi spettacoli del cuore.
“In questa sezione segnalerei tre doppi spettacoli che in tempi diversi hanno segnato profondamente il mio sguardo. Inizierei da due Pirandello storici: “I Giganti della Montagna” di Giorgio Strehler e “I sei personaggi in cerca d'autore” della Compagnia dei Giovani, perché mi sfondarono per la prima volta la quarta parete. Anche qui due spettacoli, collegati tra loro: “Nelken” e “Kontakthof” di Pina Bausch, “Nelken” perché è stato il primo, suo, visto al Palazzo dei Papi di Avignone, che ha aperto il mio sguardo e il mio cuore a trecentosessanta gradi, facendomi capire che il teatro era qualcosa d'altro che conteneva ogni cosa. “Kontaktof”, poi visto quattro volte, due con i suoi danzatori, uno composto con anziani, un altro con adolescenti, perché pur contenendo le stesse coreografie, mi sembravano tre mondi diversi, irripetibili. Infine “ Giochiamo che io ero” del Teatro del Sole perché mi fece scoprire il valore di un teatro etico rivolto a tutti e “Elementi di struttura del sentimento” di Gabriele Vacis di Teatro Settimo perché ci/mi influenzò cambiando anche qui il mio sguardo sul teatro”.

000bianchiI tre personaggi teatrali (registi, attori, operatori) che, direttamente o indirettamente, ti hanno spinto a continuare a scrivere di teatro.
Peter Brook e Bob Wilson due maestri che in modi diversi da tanti anni mi entusiasmano sempre. Alessandro Sciarroni perché mi stupisce sempre, perché ogni volta mi fa scoprire il teatro anche dove penso non ci possa essere. Gigio Brunello e Romano Danielli, l'innovazione e la tradizione del Teatro di figura, un teatro vivo che non interessa quasi a nessuno e che proprio per questo mi invoglia a farlo conoscere con ostinazione”.

I tuoi attori/attrici davanti ai quali ti sei detto: “Ah, finalmente”.
Arianna Scommegna, attrice straordinaria nella sua semplicità di ragazza qualunque, che in scena riesce a stravolgersi e a stravolgere sempre. Gli attori e i drammaturghi di “Santa Estasi” di Antonio Latella, perché mi hanno fatto comprendere che il teatro esiste ancora e vive nelle nuove generazioni. Luca Micheletti perché mi ha fatto sperare che il bel teatro di una volta, anche con tutti i suoi birignao, esiste ancora”.

Tommaso Chimenti 09/11/2016

Per leggere gli altri "incontri con la critica":

Gabriele Rizza - https://www.recensito.net/rubriche/interviste/incontro-con-la-critica-gabriele-rizza,-il-decano-del-teatro.html

Andrea Porcheddu - https://www.recensito.net/rubriche/interviste/andrea-porcheddu,-un-infedele-alla-linea-tra-roma-e-venezia.html 

Gherardo Vitali Rosati - https://www.recensito.net/rubriche/interviste/gherardo-vitali-rosati-scrivere-di-teatro.html 

Libro della settimana

Facebook

Formazione

Sentieri dell'arte

Digital COM