A cosa serve un'atlante del rock? Ezio Guaitamacchi, musicista, critico musicale e autore tv, ha recentemente pubblicato per Hoepli “Atlante ROCK - Viaggio nei luoghi della musica” e ha deciso di promuovere questo volume, che racconta percorsi geomusicali, con un minitour nelle librerie di Italia. Lo scorso 27 maggio Guaitamcchi ha portato il suo show intimista e itinerante anche ad Arezzo, dove lo abbiamo incontrato. L'evento è un piacevole mix di musica e parole in cui emerge un antologia dei luoghi del rock.
Il giornalista Marco Botti ha intervistato l'autore del libro, che ha risposto alle domande intervallando aneddoti personali e dei protagonisti del rock a brani cult riprodotti in chiave acustica. Guiatamacchi alle chitarre - dalla Gibson alla Taylor fino ad arrivare a oggetti unici come le chitarre e l'hukulele costruite con legno delle isole Hawai - Brunella Boschetti alla parte vocale. Un dialogo perfetto quello tra una musica spesso arpeggiata e il timbro caldo e profondo della Boschetti. Sfogliando il libro, già per alcuni un piccolo cult, si accede al racconto, città per città di luoghi remoti e percorsi inconsueti, palcoscenico delle giornate ordinarie e straordinarie di Janis Joplis, Bob Dylan o Mick Jagger.
Da Woodstock a Abbey Road, da Carnaby Stree al Greenwich Village, per ognuno di questi luoghi ci sono intinerari nascosti che l'atlante del rock dischiude agli appassionati. Ezio Guaitamacchi spiega la genesi di questo libro come il precipitato naturale della sua esperienza pluridecennale di “rock traveller” per passione e professione. San Francisco è decisamente la città che più è rimasta nel cuore di Guaitamacchi, soprattutto per il fermento musicale che ha incontrato nella città del Golden Gate durante il suo primo viaggio nella Weast Coast, avvenuto negli anni '70. Tra foto e appunti le pagine dell'Atlante Rock narrano soprattutto esperienze vissute una per una sulla propria pelle nei fitti viaggi di Ezio, ognuno capace di creare un'atmosfera diversa e un arricchimento del proprio background.
Quel background che era giunto il momento di condividere con questo sfizioso volume.
Ilaria Vanni 30/05/2017