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Recensito incontra Francesco Branchetti, regista e interprete del recital “Coro di donna e uomo”

Debutterà domenica 9 luglio, nell’ambito del caratteristico Festival della Versiliana, il recital “Coro di donna e uomo di Gianni Guardigli, diretto da Francesco Branchetti e interpretato dallo stesso Branchetti con Barbara De Rossi.
Una serata di grande teatro, un’immersione nelle epoche e nei luoghi che costituiscono le fondamenta della nostra realtà di con le voci delle donne tratteggiano un grande quadro multicolore per chiedere giustizia e pietà. Personaggi potenti si confrontano con le deboli eroine dei giorni nostri a intessere un leitmotiv della storia dell’umanità, dalla mitologia greca, passando per il medioevo fino alla società odierna. Accanto alle donne le voci di uomini di ieri e di oggi creeranno un contrappunto di umori e sensibilità per tratteggiare un universo che si espande sopra i tempi e i luoghi e tenta di diventare metafora della grande parabola dell’essere umano che risiede su questo pianeta malato.
Abbiamo incontrato il regista e interprete Francesco Branchetti, il quale, in questa intervista sulle pagine di Recensito, ci racconta i dettagli di tale interessante lavoro, il suo modo di adattare il testo alla scena e naturalmente i suoi progetti futuri.

Debutterai il 9 luglio al Festival La Versiliana con il recital “Coro di Donna e Uomo” di Gianni Guardigli, un giro del mondo, un’immersione nelle epoche e nei luoghi che costituiscono le fondamenta della nostra realtà di oggigiorno, in cui risultano fondamentali il tema della giustizia e della pietà. Cosa ti ha colpito di questo testo?
"Devo dire che mi hanno colpito molte cose nel testo del recital a due voci che Gianni Guardigli ha scritto per me e Barbara, mi ha colpito la sua capacità di raccontare nella loro complessità i rapporti tra uomini e donne e di farlo conducendo lo spettatore in un viaggio poetico che parte dalla antichità e arriva ai giorni nostri passando attraverso i secoli e scandagliando attraverso i grandi personaggi maschili e femminili della storia del teatro le tortuose e spesso dolorose relazioni e dinamiche psicologiche, etiche e comportamentali che hanno caratterizzato il rapporto tra uomo e donna."Francesco Branchetti

Pensi possa riscontrare una certa attualità? E se si, in cosa?
"È clamorosa l'attualità di alcuni episodi e lo è, per collocazione temporale e storico geografica, ma ancor più clamorosa è l'attualità degli episodi di ispirazione classica o ottocentesca, per la potenza e l'universalità di, purtroppo, molte dolorose problematiche che dall’antichità sono arrivate ai giorni nostri."

Ne curi la regia. Quale è stato il tuo approccio al testo e come lo hai tradotto in scena?
"Essendo un recital a due voci il lavoro di regia è stato, oltre che musicale e illuminotecnico ovviamente, soprattutto incentrato nel lavoro di ricostruzione vocale e, attraverso pochi elementi mimici, di profili psicologici chiari e distinti dei molti personaggi che nel giro di pochissimo tempo ci conducono, nel corso del recital, in epoche diverse, nazioni e culture diverse, ed è questo un lavoro di cesello molto interessante e gratificante sia per gli attori che per il regista."

Sei anche interprete. Qual è il tuo ruolo? Da attore invece cosa hai cercato di mettere in evidenza del tuo personaggio?
"In realtà in questo caso interpreto una serie di personaggi classici ed alcuni moderni. Come attore il mio unico scopo è sempre quello di rendere credibile e dare corpo, voce e mimica ad un profilo psicologico chiaro agli occhi dello spettatore e quindi, qui, a molti profili psicologici diversi e lontani anni luce l’uno dall’altro; in alcuni casi Guardigli ha saputo rileggere in chiave molto attuale alcuni degli snodi drammatici più importanti dei personaggi più popolari dell'immaginario shakespeariano di tutti i tempi e accanto a questo interpreto uomini dell'ottocento nelle loro visioni e problematiche legate al rapporto con l'altro sesso; è un viaggio straordinario per un attore spaziare tra immaginari shakespeariani e scenari psicologici di uomini tardo ottocenteschi fino ad arrivare a personaggi che provengono dalla più scottante attualità."

Dopo lo spettacolo “Il Bacio”, ti ritrovi a dirigere e condividere la scena con Barbara De Rossi. Com’è lavorare con lei, da interprete e regista?
"Lavorare con Barbara De Rossi come attore è semplice quanto meraviglioso, perché è una straordinaria attrice e quindi non c'è mai niente di falso o artificiale in quello che fa e questo aiuta moltissimo i colleghi e chi divide la scena con lei; come regista è diverso il motivo per cui mi trovo molto bene con Barbara ed è relativo alla possibilità di lavorare con una personalità molto interessante e ricca di sfaccettature e tutto questo è “materiale” preziosissimo per un regista che quindi può avere infiniti spunti per la costruzione di un personaggio e voglio aggiungere che lavorare con attrici dalla personalità così interessante, prismatica e ricca di fascino è molto raro e mi ritengo molto fortunato."

D Rossi BranchettiCoro di Donna e Uomo” cosa speri possa trasmettere al pubblico?
"Mi auguro che CORO DI DONNA E UOMO, come del resto molti miei spettacoli incentrati sul rapporto tra uomo e donna, conduca lo spettatore a riflettere su un punto per me fondamentale e cioè su quante siano le strade che può prendere un rapporto e su come la strada della voglia di “conoscere”, di mettersi in discussione e di accettare quello che ci "appare" come l'altro da noi, come nostro “simile “ e "compagno di viaggio", sia l'unica strada che, forse un giorno, potrà allontanare da noi, sopraffazione, dolore, violenza e sofferenza e creare ”lo spazio” per la compassione, l'amore e le infinite sfumature di tenerezza che possono esserci tra uomo e donna. Naturalmente nel recital ci sono anche momenti divertenti e si racconta anche quello che di bello può esserci tra uomo e donna e spero quindi che questo viaggiò spaziale e temporale nei tortuosi rapporti tra uomini e donne, in Versiliana ma anche nelle altre città dove porteremo il recital, possa condurre lo spettatore in un viaggio affascinante e piacevole."

Progetti per il futuro?
"Il miei progetti per l'anno prossimo sono dedicarmi, anima e cuore, ai miei spettacoli, IL BACIO con Barbara De Rossi che riprenderà la tournée da metà gennaio e sarà in scena fino alla metà di aprile e poi il VIAGGIO DI ECUBA di Gianni Guardigli con Isabella Giannone e "DEBORA'S LOVE" con Debora Caprioglio, che saranno in scena nella prima parte della stagione e ad aprile e maggio."

Maresa Palmacci 06/07/2017

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