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Carnevale 2017: il Belpaese è un tripudio di festeggiamenti

La festa più pazza e imprevedibile dell’anno sta ormai volgendo al termine: il Carnevale colora l’Italia da Nord a Sud portando nelle città sfilate di carri allegorici e maschere.
Le sue origini si perdono nella notte dei tempi: figlio di antiche festività pagane come le dionisiache greche o i saturnali romani, il Carnevale è una festa che si celebra principalmente nei paesi cattolici. La parola carnevale deriverebbe dal latino “carnem levare” ovvero “eliminare la carne”. Dopo i festeggiamenti del giovedì e del martedi grasso infatti, nei quali si tengono solitamente pasti abbondanti e sostanziosi, si entra nella Quaresima, periodo di astinenza e digiuno, nel quale ci si dovrebbe appunto privare in tavola della carne. Il mascheramento, elemento distintivo e caratterizzante della festività, è simbolo perciò di una mistione tra il profano e il sacro.
Il territorio italiano, da sempre ricco di cultura e tradizione, possiede in merito una meravigliosa eterogeneità di eventi e ricorrenze tutti accomunati però da elementi ludici e festosi. Diverse sono le città che possono vantare un Carnevale Carnevale02storico la cui fama oltrepassa i confini nazionali e spinge centinaia di turisti italiani e stranieri a raggiungere le mete in cui questi prendono vita. Il Carnevale di Ivrea, tra i più antichi e particolari del mondo è sempre attesissimo per la nota “Battaglia della Arance” (revocazione della ribellione popolare nei confronti dei tiranni), alla quale non sfugge nessuno se non chi indossa un berretto rosso. Il celeberrimo Carnevale di Venezia poi richiama puntualmente in laguna migliaia di persone che giungono qui per vedere le eleganti maschere radunarsi in piazza San Marco in un vero tripudio di pizzi, piume, parrucche, mantelli e abiti incantevoli. Impossibile non citare lo spettacolare Carnevale di Viareggio: imponenti carri di cartapesta (alti anche più di 20 metri) realizzati nel corso di tutto l’anno sfilano per le vie del paese, divenendo vere e proprie opere itineranti di satira politica e sociale. Spostandoci al Sud troviamo il Carnevale di Acireale: qui per la creazione dei carri vengono utilizzati fiori freschi , illuminati di notte da molteplici lampadine colorate, sono i cosidetti “carri infiorati”.

Carnevale03Nel turbinio di musiche, coriandoli, stelle filanti e schiuma tipici delle parate carnevalesche, protagoniste assolute sono però le maschere. Fin dall’antichità, indossare una maschera significa azzerare l’identità personale, il sesso, la classe sociale e religiosa di appartenenza per abbandonarsi a follie e piaceri momentanei. Tra le strade è davvero possibile trovare di tutto: dai travestimenti classici a quelli più bizzarri e originali e, seppur appartenenti a un passato oramai lontano, non è difficile scorgere ancora tra la folla, uomini nelle vesti dei personaggi più amati della commedia all’italiana: Arlecchino e Pulcinella, segno della loro intramontabile popolarità. Oltre a essere il paese dell’arte, della cultura e del folclore, l’Italia è rinamota per essere anche (e forse soprattutto) il paese del buon cibo. Potrebbe mai privarsi una festa godereccia come quella del Carnevale di peccati di gola? Regione che vai, piatto tipico che trovi. Lasagne, tortelli, ravioli e tanti dolci diversi deliziano grandi e piccoli nelle lunghe giornate che separano il giovedì dal martedì grasso. Frittelle di mela o uvetta, castagnole, cicerchiata e struffoli contendono il primato di dolce più amato dagli italiani a quelle che sono forse le vere regine del Carnevale. Bugie, frappe, crostoli, cenci, gale, lattughe. Poco importa il nome: le chiacchiere mettono d’accordo tutti. Fritte nell’olio o cotte al forno, spolverate di zucchero, diventano ancora più irresistibili se accompagnate da un moscato o da un vino passito. Così tra maschere, sfilate di carri, cibo, divertimento e sana follia si consuma ogni anno la magia del Carnevale che arriva per trasportare tutti, anche se per poco tempo, in un mondo dove tutto è concesso: quello della fantasia e dell’illusione.

Elena Picchi 26/02/2017

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