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Milano Music Week dal 20 al 26 novembre: il capoluogo lombardo diventa la capitale italiana della musica

Milano è una città ambiziosa che guarda oltre i confini italiani misurandosi con importanti realtà internazionali. Votata alla creatività e all’industria, la nuova sfida è la Musica, prendendo spunto da quelle città (Londra per l’Europa, Austin e Memphis per l’America) che hanno fatto di questo settore dell’arte e dello spettacolo una risorsa economica e turistica.
Dal 20 al 26 novembre 2017 il capoluogo lombardo diventerà capitale italiana della musica, inaugurando una nuova manifestazione che va ad affiancarsi alle consolidate settimane della Moda, del Design e a quelle più recenti dell’Arte, della Fotografia, della Letteratura e a MITO Settembre Musica, l’asse Milano-Torino palcoscenico per la musica classica internazionale. L’idea della Milano Music Week ha origine nel 2015, ai tempi di Expo, con il patto “per la musica live nelle città del futuro”. Promosso dal comune di Milano, in collaborazione con realtà come la SIAE e MTV Italia, in dialogo con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini, mira alla tutela dell’industria musicale e alla promozione della musica live.
Il direttore artistico della nuova manifestazione è Luca De Gennaro, Vice President Of Talent And Music di Viacom per Sud Europa, Medio Oriente e Africa, per una settimana carica di eventi in cui si tratterà la «musica come esperienza completa, intesa non solo come intrattenimento ma anche come creazione, racconto, lavoro. Una piattaforma per fare conoscere giovani artisti e nuove produzioni». mmw03

Alla conferenza stampa del 22 settembre nella Sala Alessi di Palazzo Marino, oltre al sindaco Beppe Sala e al direttore artistico, erano presenti il Presidente della SIAE Filippo Sugar, il presidente della FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) Enzo Mazza e rappresentanti del NUOVOIMAIE (Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti o Esecutori) e dell’Assomusica (Associazione Italiana Organizzatori e Produttori Spettacoli di Musica dal Vivo).
La sala era gremita di operatori del settore, perché, al pari delle altre “Weeks” milanesi, la forza del progetto sta nel “lavoro di squadra”, volto a radunare gli esponenti dell’industria musicale a tutti i livelli, con una particolare attenzione al pop. Non solo case, etichette discografiche e istituzioni, ma anche il tessuto cittadino, con attenzione a tutti i locali e i club che in piccolo o in grande offrono concerti alla città – le stime dicono che di media, ogni mese si svolgono a Milano 300 eventi musicali per un indotto pari a 8 milioni mensili, circa 7000 addetti nel settore che conferiscono alla regione il primato musicale italiano, radunando il 20% delle imprese dell’ambito.
La Music Week convoglierà tutte queste sinergie, diventando loro piattaforma e palcoscenico.
Trasformare Milano in una piccola “music city” è forse un’utopia, una follia, un esperimento coraggioso, ma per il sindaco Beppe Sala segue il tracciato dello spirito cittadino e di ciò che si augura la comunità milanese diventi: sempre più internazionale, solidale e, soprattutto, giovane.
mmw.02La musica è uno dei minimi comuni denominatori ad attrarre l’attenzione delle nuove generazioni di tutto il mondo sulla realtà urbana; reagendo a un momento storico di paura, inquieto nei confronti dei luoghi di aggregazione, questa iniziativa risponde, ancora una volta, ponendo lo “stare insieme”, il concetto quanto mai attuale di “sharing”, come valore di tutta la collettività, milanese, italiana ed europea.
Un’opportunità creativa, culturale e sociale che punta però anche a un ritorno economico, attraendo turismo, proteggendo e promuovendo gli artisti locali, attraendo quelli stranieri.
Come ricorda il Presidente della SIAE, se è vero che l’economia dei settori creativi rappresenta il terzo punto di forza industriale in Italia, la settimana della musica non tralascerà gli aspetti imprenditoriali e del lavoro tout court, ribadendo l’importanza di un “Music Expo Office” che organizzi anche le piccole etichette e gli autori.
Il programma è ancora in via di definizione e sviluppo, per ora sono stati individuati 40 luoghi, 60 artisti, una cinquantina di eventi circa.
La serata inaugurale è prevista al Teatro dal Verme, il 20 novembre. Sarà la volta della musica come “storytelling”, e, per l’occasione, il cantautore Niccolò Fabi si racconterà attraverso la propria creazione musicale.
La settimana si chiuderà invece con “Club Mtv”, un format televisivo internazionale proposto, questa volta, presso l’“Apollo Club”.
Alcuni concerti anticiperanno la Music Week, in particolare Laurent Garnier, storico esponente dell’elettronica francese, ai Magazzini Generali il 17 novembre e i Selton, un gruppo di ragazzi brasiliani che hanno scelto proprio Milano, e in particolare il quartiere di Loreto, come base creativa e quasi “esistenziale”. Li si vedrà in Santeria Social Club il 18 novembre, a pochi mesi dall’uscita del loro nuovo album “Manifesto Tropicale”. Altri nomi – per citarne alcuni – sono Iosonouncane, Perturbazione, Meg, Little Dragon, I’m not a blonde, Yombe, Jamiroquai, Thundercat.
In definitiva, sarà molta la musica elettronica, la musica dal vivo e la musica raccontata. Molti gli incontri con artisti, workshop con autori musicali che comporranno canzoni esibendo così il proprio lavoro dal vivo, mostre fotografiche e di strumenti musicali. Proiezioni di film, documentari e libri. Le case discografiche (major e indipendenti) proporranno showcases.
Non mancheranno contenuti prodotti dai media (tra gli altri, Sky, Rockol, Spotify) e sarà previsto anche un braccialetto dell’evento utile per riduzioni e facilitazioni in diverse realtà culturali, per una Musica intesa come “esperienza totale”.
A breve sarà disponibile una app specifica e, per restare aggiornati sull’evoluzione del progetto e del programma, il sito milanomusicweek.it saprà fornire tutte le informazioni dettagliate per non perdere questo nuovo importante slancio di Milano verso la creatività e il mondo.

Agnese Comelli 23/09/2017

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