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Dal 29 settembre al 1 ottobre a Faenza il MEI 2017: tre giorni per riflettere sulla scena indipendente

Set 23

In origine era il Festival delle Autoproduzioni. Oggi è il MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti che, con questa denominazione, continua ogni anno ad attrarre più di 30.000 presenze – tra addetti ai lavori, operatori, artisti, musicisti, gruppi emergenti e semplici curiosi – per creare un’occasione di confronto, conoscenza e diffusione su quanto di buono esiste e si muove a livello musicale accanto a un circuito mainstream. Il sentimento è sempre lo stesso e continuamente rinnovato nello spirito: l’essere indipendenti, l’avere diritto di cittadinanza per ribadire quel senso di “autodeterminazione” artistica.
Il 21 settembre, a Roma, è stata presentata la ventitreesima edizione della manifestazione che ruota intorno alla nuova scena musicale italiana e che alzerà il volume dal 29 settembre al 1 ottobre 2017 a Faenza, organizzata e diretta da Giordano Sangiorgi con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Faenza, con il contributo dell’Unione di Rete e della Camera di Commercio e il patrocinio dell’Unione Romagna Faentina e i più importanti media partner del settoreMEI2 (come Radio Rai, ExitWell, Musicletter). Un fitto programma di eventi e incontri per ascoltare e parlare non solo di musica ma anche di comunicazione, organizzazione, giornalismo e del mondo della discografia oggi sempre più messo alle strette da un sistema di produzione e diffusione del prodotto culturale in continua evoluzione. Due sono i fili conduttori che il direttore ha voluto subito mettere in evidenza: il legame con il territorio e la necessità di pensare e comunicare al pubblico con inedite tecniche sfruttando al meglio tutte le risorse social. Se il primo ri-volge l’occhio alla tradizione del liscio – con nuove band indipendenti che cercano di rivitalizzare il genere, scrostando via la ruggine – il secondo parte dalla rinnovata veste MEI – soprattutto grafica – descritta dall’intervento di Nicola Lamorgese (Done Comunication) anche con il lancio della “Casa del Vinile” – in un momento storico in cui l’oggetto disco-vintage sembra aver acquisito nuovo vigore - e supportato dalle parole di Francesco Galassi (direttore ExitWell) e Riccardo De Stefano (Adastra). Un nuovo concept di comunicazione con una spiccata e forte vocazione social sostenuta anche dallo sviluppo dell’app iLiveMusic pensata per vivere al meglio la musica coinvolgendo, in diversi contest, le band emergenti per dar loro spazio.
L’apertura sarà, però, il 28 settembre con l’italo-albanese Ermal Meta (che sarà premiato da Radio Rai e Video Indie Music Like): figura che incarna il mutato cambiamento culturale non solo italiano e che, con il suo successo nelle giovani generazioni di ascoltatori – come gli studenti faentini che incontrerà in quest’occasione – è diventato simbolo di riscatto. Tale quindi la premessa del MEI 2017, che proseguirà con molti altri eventi dislocati in tutta la città, vedendo alternarsi oltre 200 artisti coinvolti. Ambrogio Sparagna e le Corali Romagnole (con il workshop sulle Cante Romagnole), Modena City Ramblers, Canova (che ritireranno il premio Super Mei Circus, insieme all’etichetta Maciste Dischi), la Banda Rulli Frulli, Zibba, Diodato e i vincitori dei maggiori premi per la musica d’autore italiana come Tamuna, Guido Maria Grillo, Blindur, Giulia Mei, senza dimenticare il live dei Lato B (Leo Pari, Dario Ciffo, Gianluca De Rubertis e Lino Gitto) con il loro omaggio a Lucio Battisti. Sono solo alcuni dei nomi che si potranno ascoltare nella tre giorni. Ma headliner dell’edizione di quest’anno sarà Brunori SAS – l’indipendente dell’anno – che si esibirà nella serata del 30 sul palco del Teatro Masini, portando il suo ultimo lavoro “A casa tutto bene”, e brunorimeiritirando i prestigiosi premi PIMI (Premio Italiano Musica Indipendente) e PIVI (Premio Italiano Videoclip Indipendente) per il video “La verità”, scritto dallo stesso Brunori per la regia di Giacomo Triglia. Riconoscimento particolarmente significativo che sottolinea – come ha dichiarato in conferenza stampa Federico Guglielmi – il mutato status, oggi, di un videoclip che viaggia sul web (da youtube fino a facebook) più che in tv (come avveniva in passato) e che determina una vita in continuo mutamento del prodotto musicale, orientandolo anche verso il mercato (nelle fasi di promozione del singolo, dell’album e del tour) e che è in grado, più di prima, di raccontare una storia. Oltre a questo, momento di particolare interesse sarà la presenza degli Skiantos che si esibiranno – purtroppo senza il compianto Roberto “Freak” Antoni – per festeggiare il 40 anni di attività. A loro sarà legata la prima edizione del Premio Freak Antoni per il miglior testo demenziale, vinto da Chiara Brancaccio.
Non solo musica protagonista al MEI: infatti,  la novità più interessante è un’altra prima edizione, quella dell’Indipendent Poetry, una tavola rotonda e diverse letture poetiche lungo le strade del centro storico – con il reading di Gio Evan – per riflettere sul rapporto, sempre spinoso, tra musica e poesia. E ancora mostre ed esibizioni musicali coordinate dagli Spaghetti Unplugged nei diversi punti buskers allestiti, palcoscenici a disposizione di quanti vorranno far conoscere la propria musica; le cerimonie di premiazione Targa MEI Musicletter, ideata da Luca D’Ambrosio e dedicata al giornalismo musicale sul web (che premieranno Rockol per il "Miglior sito collettivo", L’Ultima Thule di Federico Guglielmi come "Miglior blog personale" e il premio speciale dell’anno dedicato al miglior ufficio stampa, Big Time); la seconda edizione del Forum del Giornalismo Musicale a cura di Enrico Deregibus per capire dove sta andando l’informazione critica musicale (“La comunicazione nella musica” di Luca Dondoni e “Giornalismo musicale: professione o solo hobby?” di Guglielmi, per esempio); e ampi momenti per riflettere sui diritti umani con i vincitori dell’ultima edizione di "Voci per la Libertà" per Amnesty International.
E se qualcuno crede che con l’ultimo evento previsto a Faenza finisca anche quest’edizione, si sbaglia. Infatti, nella proposta davvero interessante e variegata, ecco che arriva il cambio di tempo che non ti aspetti, come quella distorsione di chitarra che dà nuova linfa a un brano: l’evento specialeMEIllenials – I premi degli Indipendenti”, un’ultima festa dell’anno, per prolungare l’intera manifestazione, che si terrà al Monk di Roma dal 21 al 23 dicembre 2017 puntando, ancora una volta, l’attenzione sulla musica autoprodotta della scena underground e festeggiare anche il quinto anno di vita di ExitWell Magazine.

Per conoscere il programma del MEI:
www.meiweb.it

Marco La Placa 24/09/2017

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