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“Il colore nascosto delle cose”. Soldini guarda oltre l’apparenza

È già al cinema “Il colore nascosto delle cose”, il film di Silvio Soldini presentato a Venezia alla 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, nell'ambito della sezione Fuori Concorso - Fiction. La storia d’amore tra Teo (Adriano Giannini), pubblicitario di successo restio a qualsiasi responsabilità, ed Emma (Valeria Golino), osteopata non vedente con un matrimonio finito alle spalle, porta sul grande schermo il dramma della cecità e i diversi modi con i quali si affronta una vita senza luce. Ed è proprio al buio che s’incontrano i due protagonisti durante un esperienza tra ciechi e vedenti. Si tratta di un percorso organizzato in alcune città italiane in cui i primi devono guidare i secondi nello svolgere alcune attività a luci spente. Il regista Soldini, che già qualche anno fa aveva girato “Per altri occhi”, un documentario con dei non vedenti in cui si mostra come la disabilità e l’integrazione riescano straordinariamente a coniugarsi, ha voluto riflettere nuovamente su situazioni simili. Questa precedente esperienza è stata sicuramente d’aiuto alla regia per guidare gli attori in un percorso drammaturgico che trascina in maniera emotivamente forte anche il pubblico. L’occhio della macchina spesso non mette a fuoco il suo oggetto quasi a cercare di guardare attraverso gli occhi velati di bianco di Emma. Inoltre, grande attenzione viene data a quei particolari che stimolano la sensibilità sensoriale su cui ci si sofferma per tempi volutamente lunghi: il fruscio del vento tra gli alberi, il profumo dei fiori, il calore del sole, il contatto tra due corpi. colore2Ottima in tal senso l’interpretazione della Golino che riesce a trasmettere perfettamente l’idea del “vedere con le mani”. Infatti, Emma, cieca dall’età di sedici anni, cerca di condurre una vita il più possibile normale: lavora grazie alle sue mani, esce con gli amici e gioca a baseball. Il suo è un atteggiamento del tutto contrastante con quello di Nadia (Laura Adriani), una ragazza che ha perso la vista poco prima degli esami di maturità e che ha abbandonato ogni stimolo, non riuscendo più a gioire di nulla nella sua vita. Emma cerca di aiutare la giovane dandole ripetizioni di francese e tentando di trasmetterle la sua positività nonostante la disgrazia che ha colpito entrambe. Ma quando incontra Teo anche lei dovrà scontrarsi con tutte quelle difficoltà che riteneva ormai superate e sarà proprio il ritrovato coraggio di Nadia a darle una nuova "visuale". Il cinico pubblicitario è, invece, totalmente affascinato dalla donna e con lei riuscirà a parlare per la prima volta di un trauma infantile che con il passare degli anni lo aveva reso sempre più indifferente agli affetti familiari e, soprattutto, all’importanza della fedeltà nelle relazioni amorose. Grazie alla donna imparerà a godere delle piccole cose e a guardarle nella loro essenzialità, senza fermarsi alle apparenze di una prima vista ingannatrice. Solo in questo modo si potrà evitare di cadere in errore dando ad esse un colore netto senza possibilità di sfumature. Mettendo da parte se stesso per andare incontro alle esigenze di Emma, Teo scoprirà i suoi veri sentimenti iniziando a guardarli col cuore.


Roberta Leo
18/09/2017

 

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