È arrivato nelle nostre sale l’attesissimo “Star Wars - Gli ultimi Jedi”, l’ottavo episodio della saga cinematografica più seguita di sempre, scritto e diretto da Rian Johnson. Dopo “Star Wars - Il risveglio della forza”, sono ancora Rey (Daisy Ridley) e Kylo Ren (Adam Driver) al centro della storia e come da tradizione lo scontro tra luce e oscurità.
Leia Organa (l'attrice Carrie Fisher, recentemente scomparsa) è a capo della Resistenza. I cosiddetti ribelli sono stati rintracciati dall’Ordine e nel tentativo di evacuazione della loro base, subiscono ingenti perdite. Nel frattempo Rey, conscia del suo potere e preoccupata della possibilità di essere trascinata nel vortice del male, va alla ricerca di Luke Skywalker (l’iconico Mark Hamill). Il Maestro Jedi vive da eremita sull’isola di Ach-to e solo dopo la determinata insistenza di Rey, accetta di insegnarle a controllare la Forza. 
Kylo Ren ha già deciso da che parte stare, è soggiogato dal potere maligno e allo stesso tempo non sopporta di essere sottovalutato dal Leader Supremo Snoke. Il ragazzo inoltre, in più occasioni, comunica telepaticamente con Rey, cercando di convincerla a consegnargli Skywalker e rivelandole che proprio Luke è (in)consapevolmente la causa dell’uccisione di tutti gli altri padawan. Il tentennamento di Kylo Ren dovuto al legame che inevitabilmente si instaura tra lui e Rey, l’incontro/scontro tra i due, la difficoltà di arrivare ad un equilibrio interiore tra il lato chiaro e quello oscuro sono sicuramente i punti di forza del film. Emozionante il ritorno di Hamill nelle vesti di Skywalker, così come vedere la Fisher nell’ultima interpretazione della sua carriera, che fatalmente coincide con il ruolo che la rese celebre in tutto il mondo. Durante la visione c’è inevitabilmente un velo di nostalgia, soprattutto nelle sequenze più ‘intime’, di cui però non vi sveliamo nulla, onde evitare ulteriori spoiler.
L’unica pecca del lungometraggio è l’eccessiva durata dei combattimenti, in cui c’è il rischio di cadere nella ripetizione e in uno sviluppo confusionario. Lasciando da parte quest’aspetto, ciò che colpisce in generale è il forte impatto visivo, grazie all’uso di effetti speciali di ultima generazione. “Star Wars - Gli ultimi Jedi”, pur servendosi di un inedito e non propriamente necessario tono ironico, è coerente con lo stile della saga e indubbiamente rappresenta un ponte tra vecchio e nuovo; nulla è definito, il confine tra bene e male è labile e tutto potrà accadere nell’ultimo capitolo di questa trilogia sequel.
Sara Risini 20/12/17
