Si è conclusa l'11esima edizione della Festa del Cinema di Roma, che ha visto trionfare “Captain Fantastic” di Matt Ross con protagonista Viggo Mortensen, premio BNL del pubblico (media voto 4.7/5) presentato in collaborazione con Alice nella Città, sezione autonoma e parallela giunta anch'essa alla fine dei lavori assegnando come di consueto il premio come miglior film del concorso e la Camera d'Oro Taodue alla miglior opera prima o seconda.
La giovane giuria, composta da 27 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni, e i direttori artistici Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, hanno individuato in “Kicks”, opera prima dell'americano Justin Tipping, il miglior film del concorso Young/Adult.
Ambientato nella periferia americana, racconta la storia di Brandon, quindicenne che sogna un paio di nuovissime Air Jordans. Appena riesce a mettere le mani sul meraviglioso paio di scarpe, però, gli vengono rubate dal capo di una gang di zona. Tipping inquadra con efficacia la monotona e rabbiosa realtà che circonda i ragazzi, rimarcando la solitudine e il desiderio di fuga da un luogo privo di figure guida, in cui la famiglia è un legame ormai reciso a cui subentra quello con la violenza, che determina gli eventi condannando l'umanità al buio. L'astronauta/angelo custode, materializzazione dei sogni di Brandon, disceso da quell'universo verso cui vorrebbe correre, non può che registrare impassibile la tragica condizione in cui versa il mondo. Tra le strade di Oakland si compie un vero e proprio rituale, le pistole sparano, la missione che Brandon e i suoi due amici affrontano si consuma nel tempo di una giornata, un attimo delle loro vite pronto a ripetersi.
Fratello minore del film d'apertura “Moonlight”, “Kicks” condivide con quest'ultimo l'ormai codificato stile del cinema indie americano, qui farcito da sequenze in slow motion e scandito da ritmi r&b, intervallato da didascalie con citazioni di artisti famosi che marcano le tappe del viaggio, tanto trascinante quanto prevedibile nello svolgimento degli avvenimenti.
Di maggiore impatto è invece “Little Wing”, di Selma Vilhunen, vincitrice della Camera d'Oro consegnata alla presenza della giuria presieduta dall'attore Matt Dillon. La dodicenne Varpu vive sola con la madre, la quale tenta disperatamente di riuscire a prendere la patente, un po' sbadata ma volenterosa, talvolta protagonista di originali situazioni in cui i ruoli tra le due si invertono. Quando l'adolescente, che partecipa a gare di equitazione e già capace di guidare, scopre l'identità del padre e la città dove risiede, decide di partire di notte dalla gelida Helsinki alla ricerca dell'uomo, un pittore dal carattere esuberante con visibili disturbi psichici.
Anche in questo caso si tratta di un'odissea generazionale coincidente con una fase di crescita cruciale, la cui meta è in “Little Wing” il punto d'incontro tra due cuori che si toccano per poi separarsi. Tuttavia il lavoro della regista finlandese dimostra una maggior profondità di scrittura, adoperando l'arte e i dipinti come specchio per rappresentare il caos famigliare odierno, accompagnato da un unico e ricercato tema musicale. Bravi anche gli attori, che sembrano assorbire un certo imprinting recitativo che evidenzia l'eguale tonalità emotiva tra ambiente e personaggi, tratto distintivo del cinema dei paesi nordici.
Alice nella Città chiude la sua 14esima edizione registrando una crescita del 15% di incassi rispetto all’edizione dello scorso anno, confermando l'orientamento alla ricerca di opere di spessore, ambiziose e provocatorie come nel caso di “Nocturama”, e sempre in linea con le questioni più urgenti del presente.
“Kicks”, scritto da Joshua Beirne-Golden e Justin Tipping, diretto da Justin Tipping
con Jahking Guillory, Christopher Jordan Wallace, Christopher Meyer
“Little Wing”, scritto e diretto da Selma Vilhunen
con Linnea Skog, Paula Vesala, Santtu Karvonen
Vincenzo Verderame
24/10/2016
